- 8000 a.C. - PREISTORIA
L'Armorica é popolata da cacciatori di cervi
e mammut che diventano poi agricoltori e allevatori tra il 3000 e il 1800 a.C.Appaiono le
civiltà megalitiche e con esse l'arte delle pietre levate. Numerosi menhir, dolmen e
cairn si diffondono in tutta la regione. Il periodo si conclude con un'apertura sul mondo
lungo la valle della Loira e dal mare.
- dal 1800 al 600 a.C. L'ETA
DEL BRONZO
Si sviluppa il commercio con il Nord
Europa e la penisola iberica. Grande prosperità con produzione di oggetti in bronzo: asce
e spade.
- 500 a.C. I CELTI
Penetrano nell'Armorica con la loro padronanza
della metallurgia. Abili in tutto si organizzano in città e in una società gerarchica in
classi. Sono i Namnètes nel nord della regione di Nantes, i Vénètes nell'attuale
Morbihan, gli Osismes nella punta del Finistére,, i Coriosolites nelle Cotes d'Armor e i
Redones nel nord est della penisola.
- 57 a.C. I ROMANI
Tentativo dei Romani di
conquistare la Gallia ma vengono respinti dai Vénètes, eccellenti marinai. Un anno più
tardi i Romani hanno il sopravvento e l'Armorica diventa gallo-romana. Gli uni e gli altri
sembrano bene convivere assieme mantenendo la propria identità. L'attività agricola é
intensa e il commercio é fiorente.
- 400 d.C. ARRIVO DEI BRETONI
L'impero romano decade progressivamente e i
popoli barbari venuti dall'Europa centrale la invadono. L'Armorica non sfugge ai saccheggi
e alla distruzione che porta l'economia alla rovina. La pressione degli Scozzesi d'Irlanda
e la colonizzazione dell'isola di Bretagna ad opera dei sassoni provoca l'immigrazione dei
Bretoni verso la penisola armoricana. Cristiani evangelizzano l'Armorica e fondano i primi
monasteri.
- dal 400 al 938 d.C. NASCITA
DELLA BRETAGNA
Un periodo di conflitti fra i
Bretoni e i Franchi, precisamente i Carolingi, si apre nel 751. Si acuisce nell'831 quando
Luigi il Pio nomina un inviato imperiale, Nominoe a capo della Bretagna. Questo
aristocratico trae profitto dalla morte del so protettore nell'840. Incoraggia il proprio
paese all'indipendenza sconfiggendo pesantemente i Franchi vicino a Redon nell'845,
obbliga Carlo il Calvo a firmare la pace e continua la sua conquista verso est. fornendo
anche un'identità alla Bretagna. Muore a Vendome nell'851e Carlo il Calvo tenta di
approfittare della situazione. Ma il figlio di Nominoe, Erispoe, intende continuare
l'opera paterna e il suo esercito massacra nuovamente i Franchi. Erispoe viene assassinato
da suo cugino Salomone (Salaun), che estende i confini sono al Cotentino. A sua volta
Salomone muore vittima dei membri della sua famiglia che si dividono la Bretagna. I
Normanni, che si sono già messi in evidenza con parecchie incursioni, ne approfittano
invadendo il paese nel 913 d.C. saccheggiandolo e distruggendo tra l'altro anche l'abbazia
di Landévennec. Sono scacciati da da Alain Barbe-Torte che, forte delle sue vittorie,
s'impone come duca nel 938 d.C.. La Bretagna entra nel sistema feudale. Nantes é la
capitale. La lingua bretone é parlata in tutto l'Ovest, secondo la linea Dol-Rennes-Saint
Nazaire.
- Dal 938 al 1213. LA BRETAGNA DUCALE
Il periodo che segue è di fatto di litigi e
rivolte. I pretendenti al Ducato di Bretagna complottano, si fanno la guerra e si
assassinano fino a quando Philippe Auguste fa sposare Alix, figlia di Conan IV, a un
principe capetiano, Pierre I di Dreux detto Mauclerc, il quale si impegna a organizzare il
ducato e di ricostituirne l'unità. Attiva un'amministrazione efficace, sviluppa il
commercio marittimo, non esita ad allearsi all'Inghilterra. I suoi successori proseguono
nel medesimo modo. La Bretagna é prospera e tranquilla, ma ancora per poco tempo.
- 1341. LA GUERRA DI SUCCESSIONE
Nel 1341, alla morte di Jean III,
Jean de Montfort, suo fratello, e Jeanne di Penthièvre, sua nipote, moglie di Charles de
Blois, si fronteggiano per la successione del Ducato. Montfort ottiene l'appoggio del re
d'Inghilterra, Edoardo III, già ingaggiato nella guerra dei Cento Anni. Nel 1347, Charles
de Bois é catturato dagli Inglesi e la guerra di Successione si protrae fino a quando nel
1365, Jean de Montfort viene riconosciuto dal re di Francia, Charles V, e diventa Jean IV.
Ma l'accordo é velocemente annullato perché il duca si avvicina nuovamente agli inglesi.
Il conflitto franco-bretone termina nel 1381 quando Jean IV rende omaggio al re di
Francia. Il regno di Jean V (1399-1442) segna l'apogeo della civilizzazione bretone.
- 1488. ANNE DE BRETAGNE
E' la figlia del duca Francois II,
morto nel 1488 e le cui truppe furono battute a Saint-Aubin-du-Cormier ad opera
dell'esercito reale. All'età di soli 12 anni sposa per procura l'arciduca Maximilien de
Habsbourg. Scontento, Charles VIII invia le sue truppe in Bretagna e conquista la più
parte delle città. Rifugiata a Rennes e circondata dai francesi la duchessa, abbandonando
l'arciduca, accetta di sposare il re. Il matrimonio ha luogo nel castello di Langeais nel
Dicembre 1491. Charles VIII muore nel 1498. Anne ne approfitta subito ristabilendo la
cancelleria e riunendo i suoi stati. Nel Gennaio 1499, sposa a Nantes un altro re di
Francia, Luigi XII d'Orléans, il quale le lascia tutta la libertà di occuparsi del suo
ducato il quale conosce un periodo di grande pace e prosperità. Alla sua morte il 9
Gennaio 1514, Anne é diventata la figura emblematica nella quale si riconosceva il popolo
di Bretagna. Alla morte di Luigi XII, nel 1515, Claudia la loro figlia porta in dote a
Francesco I il ducato. Quest'ultimo s'impegna ad ottenere l'accettazione degli stati di
Bretagna preservando qualche diritto specifico tra i quali un parlamento. Il 21 Settembre
1532, la Bretagna diventa una provincia della Francia.
- 1600. L'ANCIEN REGIME
Il potere centrala controlla e gestisce
la Bretagna che in contropartita riceve aiuti economici. Il denaro affluisce, il commercio
marittimo e l'industria si sviluppano. la crescita demografica decolla. Nel 1561, Rennes
diventa la sede del Parlamento, al posto di Nantes ritenuta meno vicina a Parigi.
L'adesione di Mercoeur, governatore di Bretagna, alla causa dei membri di una lega fa
entrare il paese nelle guerre di religione (1588-1598). Alcuni briganti tra cui La
Fontenelle ne approfittano per mettere il paese in fuoco e fiamme. All'inizio del regno di
Luigi XIV le esazioni fiscali (imposte su carta da bollo, tabacco e stoviglie di peltro)
provocano le rivolte del 1675, quelle della carta da bollo nelle città della Alta
Bretagna e quella dei berretti rossi nelle campagne della Bassa Bretagna. La repressione
é feroce e lascia la Bretagna esausta e accompagnata da misure che distruggono il suo
commercio, in particolare, grazie a Colbert, quello delle tele di lino esportate in
Inghilterra.
- 1789
La borghesia di Rennes informata
degli ideali in voga e animata da un sentimento anti-nobiliare, entra in conflitto con la
nobiltà nel gennaio 1789 in occasione dell'assemblea degli stati di Bretagna. Gli
scontri, che fanno 3 vittime, hanno luogo il 26 e 27. Sono i primi segni di violenza della
Rivoluzione. Eppure rapidamente la Bretagna fa retromarcia: il popolo composto al 90% da
contadini s'interroga sull'effettivo ruolo della borghesia di cui temono il comportamento
futuro e reagiscono vivamente all'obbligo di giuramento civile imposto dal clero e
rifiutato di primo acchito dall'80% dei preti. L'annuncio della leva militare obbligatoria
per trecentomila uomini per estrazione a sorte accende la miccia. Il primo tumulto ha
luogo a Cholet il 2 marzo 1793. Non appena la regione Vandea si solleva contro la
Repubblica, viene seguita dalla "chouannerie" bretone. Quest'ultima si limiterà
ai paesi gallo e a qualche cantone bretonnante del Morbihan e delle Cotes-du- Nord (oggi
Cotes-d'Armor). Gli uni e gli altri saranno rapidamente vinti. L'impero, come la
rivoluzione che l'ha preceduto, prosciuga l'economia bretone e le classi operaie e
paesane. Il terreno é favorevole alla crescita del socialismo cristiano e allo sviluppo,
a partire dal 1884, anno della sua legalizzazione, di un sindacalismo che provoca numerosi
scioperi e scontri violenti in tutti e cinque i dipartimenti bretoni. Allo stesso momento
nasce una corrente regionalista, il primo Emzav, che si esprime attraverso associazioni e
organizzazioni politiche e culturali; l'Unione Regionalista Bretone, il Gorsedd, il Bleun
Brug dell'abate Yann-Vari Perrot, il Partito Nazionalista Bretone ed altri ancora che
spariranno con la prima guerra mondiale.
- 1914 LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Con la "Grande Guerra" la
Bretagna paga alla nazione un tributo particolarmente pesante: alla base ci sono 120.000
morti, forse il doppio, come recita il cenotafio eretto nel 1932 sulla piazza di
Sainte-Anne-d'Auray. Questa ecatombe, riportata come un ingiuria su tutti i monumenti ai
morti di Bretagna, da nascita al secondo Emzav, corrente che raggruppa dei movimenti
federalisti bretoni, talvolta nazionalisti, ovvero indipendentisti. Il più celebre tra
questi é Breiz Atao, fondato nel 1918 da Morvant Marchal, creatore dell'attuale bandiera
bretone, federalista e pacifista, i cui ideali si opposero presto a quelli di Olier
Mordrel, capo redattore attivista del giornale di partito, dal quale si stacca nel 1924.
Gli altri movimenti sono la rivista Gwalarn, la Lega federalista di Bretagna di Marchal e
Debauvais, il Partito nazionale bretone di Mordrel, la società segreta Gwenn ha Du, il
Bleun Brug e infine lìAdsao dell'abate Madec. I movimenti culturali, Ar Falz di Yann
Sohier e Gwalarn di Roparz Hemon, si sforzano di ridare vita alla cultura e alla lingua
bretone e al tempo stesso si sviluppa una corrente artistica brillante e moderna.
- 1939 LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Dal giugno 1940, centinaia di giovani
bretoni lasciano la Francia per raggiungere de Gaulle. Parteciperanno a fianco degli
alleati alle campagne d'Africa e di Francia. Altri ancora organizzano dei movimenti di
resistenza che giocheranno un ruolo fondamentale nella liberazione della Bretagna da parte
delle truppe americane. Altri infine, usciti per la maggior parte dai movimenti
nazionalisti, vedono nell'occupazione tedesca un'occasione insperata per concretizzare le
loro rivendicazioni e collaborano apertamente, causando un grave pregiudizio all'immagine
di rinnovo culturale. Nel 1941, Vichy separa la Loire-Inférieure, l'attuale
Loire-Atlantique dalla Bretagna. Saint-Nazaire, Lorient e Brest, dove l'occupante ha
costruito delle basi per sottomarini, così come Saint-Malo sono colpite da un diluvio di
bombe sganciate dagli aerei alleati e vengono praticamente rase al suolo.
- 1950 IL DOPOGUERRA
Il Celib (Comitato di studi e di
unione degli interessi bretoni), che nasce nel 1951 e diretto da Joseph Martray, il
militantismo dei cerchi celtici, dei sindacati, dei contadini ed operai così come i
piccoli partiti politici rafforzano l'identità comune e trasformano il paese, i cui
elettori restano moderati e conservatori. L'agricoltura tradizionale fa spazio ad
un'agricoltura speculativa che abbandona la coltura del grano a favore di quella dei
legumi. Nascono delle grandi cooperative agricole che attirano gli industriali
agro-alimentari, la decentralizzazione industriale é effettiva con la realizzazione degli
stabilimenti Citroen a Rennes e del CNET a Lannion. Strade, porti, vie ferroviarie vengono
sistemati e, nell'arco di 16 anni, dal 1951 al 1967, anno di inaugurazione della centrale
maremotrice sulla Rance, la Bretagna esce dal suo isolamento. Il regionalismo riconosciuto
apertamente fa rinascere provvisoriamente i movimenti autonomisti clandestini quali l'ARB
(l'Esercito Rivoluzionario Bretone) e l'FLB (Il Fronte di Liberazione della Bretagna).
Questi movimenti che si segnalano per alcuni attentati dinamitardi tra cui quello al
ripetitore della televisione francese a Roc'h Tredudon nei Monts d'Arrée, vengono
pesantemente repressi. Nel 1965, la lingua bretone viene ammessa tra le prove di lingua
alla maturità, i festivals celtici prosperano e, nel 1977, nasce la scuola Diwan, che
propone un'istruzione bilingue. Un anno più tardi , la petroliera Amoco-Cadiz affonda
davanti al porto di Portsall. Una marea nera di 230.000 tonnellate di greggio inquina 400
km di coste nelle Cotes d'Armor. Giudicando gli indennizzi proposti insufficienti, 76
comuni sinistrati si costituiscono in un sindacato per intentare un processo alla società
Amoco. Vincono la causa nel maggio 1992. Alla vigilia del Natale 1999 si rinnova la
catastrofe ecologica questa volta nel sud della Bretagna dove la petroliera Erika con il
suo carico di petrolio grezzo della Total-Fina affonda al largo del Finistere.
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